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La storia di Onoranze Funebri Golfieri di Bologna

La storia di Onoranze Funebri Golfieri comincia nel lontano 1877. In quell’anno, l’azienda per addobbi “Oreste Golfieri” viene registrata presso la Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Bologna. Fondata da Augusto Golfieri e da suo figlio Oreste, questi ha esteso l’attività alle pompe funebri, portandola ad un alto grado di professionalità e di specializzazione producendo anche i cofani funebri.  

Per i suoi meriti Oreste Golfieri è stato insignito dapprima della Croce di Cavaliere e in seguito di quella di Cavaliere Ufficiale della Corona d’Italia. Alla sua morte i figli Roberto, Enrichetta ed Augusto hanno proseguito l’attività in forma societaria. L’azienda per molti anni è stata anche appaltatrice del trasporto funebre nell’ambito comunale fino al bombardamento di Bologna nel settembre del 1943. È seguita la ricostruzione e la ripresa dell’attività con rinnovati consensi, benemerenze e attestati di riconoscimento da semplici cittadini, dalla Camera di Commercio con il conferimento della Medaglia d’Oro con diploma per lunga, lodevole e ininterrotta attività e dalla Federazione Nazionale Imprese Onoranze Funebri. 

Dal 2001 l’azienda è gestita da Gianluca, nipote di Augusto. Ancora oggi, la società è amministrata personalmente dalla famiglia Golfieri e continua a svolgere la sua professione con la stessa competenza e cortesia tramandate di generazione in generazione. 

 

Il carro funebre di Onoranze Funebri Golfieri

Costruito negli anni ‘20 su disegno del Professor Beltrami dell’Accademia di Belle Arti, che si basò su originali del Settecento, il carro funebre di Golfieri è un’opera interamente intagliata a mano da abili artigiani dell’epoca. 

Il veicolo è completamente ricoperto di foglia d’oro zecchino e rifinito con smalto rosso amaranto. I vetri diamantati sono in un’unica lastra, mentre l’interno del carro è completamente tappezzato in velluto rosso bordeaux, ricamato con passamaneria in argento antico.

Le sue dimensioni sono imponenti: raggiunge i 3,70 metri di altezza, si estende per 5,57 metri in lunghezza e misura 2,12 metri in larghezza. Il peso del carro raggiunge le due tonnellate e mezzo. Per muoverlo, erano necessarie due coppie di cavalli. Oltre ad un equipaggio composto da un cocchiere a cassetta, tre palafrenieri ai lati di ciascuna pariglia e due lacchè nella parte posteriore.

Il carro è tornato recentemente sulle strade di Bologna per essere mostrato alla terza esposizione di articoli funerari e cimiteriali di Modena. Il suo ultimo vero trasporto è stato per un Gran Maestro della Massoneria, durante il quale la croce è stata rimossa e sostituita con la stella d’oriente. Il carro ha anche accolto la salma di Guglielmo Marconi (anche se successivamente il Comune ha provveduto alla traslazione al mausoleo di Pontecchio), quella del Cardinale Nasalli Rocca e persino le reliquie del capo di San Domenico.

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