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Funerali di Stato: chi ne è beneficiario e quali sono le modalità

I funerali di Stato in Italia sono cerimonie solenni che vengono organizzate per onorare un individuo di grande importanza, come un capo di Stato, un leader politico di rilievo o una personalità che abbia contribuito in modo significativo alla Nazione. Questi funerali sono caratterizzati da una serie di protocolli e onori militari stabiliti dalle istituzioni governative.

Funerali di Stato: l’organizzazione

L’organizzazione dei funerali di Stato è compito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con il Dipartimento del Cerimoniale di Stato di Palazzo Chigi. La decisione di tenere un funerale di Stato per una determinata persona è presa dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, tenendo conto dei meriti e dei servizi resi alla Nazione dalla persona deceduta. 

Viene pianificata una cerimonia formale che di solito si svolge in un luogo di rilevanza pubblica, come una cattedrale o un edificio storico significativo. La cerimonia può essere officiata da un rappresentante religioso o da un’autorità civile, a seconda delle tradizioni e delle preferenze della persona deceduta e della sua famiglia. Durante la cerimonia, il feretro del defunto è circondato da onori militari, che possono includere carabinieri in alta uniforme o membri delle forze armate. Sono resi gli onori militari al feretro all’ingresso e all’uscita dal luogo della cerimonia.

La presenza delle massime cariche istituzionali, come il Capo dello Stato, i vertici politici e altre personalità di rilievo, è comune nei funerali di Stato. La Presidenza del Consiglio dei ministri copre le spese relative all’organizzazione. Queste includono non solo lo svolgimento della cerimonia, ma anche il trasporto e la sepoltura della salma.

Tutto quello che c’è da sapere sui funerali di Stato

Denominazione

I funerali di Stato prendono questo nome per due motivi principali. In primo luogo, partecipano alle cerimonie le massime cariche istituzionali. In secondo luogo, le spese per tali funerali sono coperte dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. A differenza delle esequie solenni, le quali seguono lo stesso protocollo, ma le cui spese non sono a carico di Palazzo Chigi. La legge 7 febbraio 1987, n. 36 disciplina le disposizioni relative a queste cerimonie, incluse le spese per l’organizzazione, il trasporto e la sepoltura del defunto.

Destinatari

Le esequie di Stato sono obbligatorie. A meno che la persona deceduta, o la sua famiglia, non decidano diversamente, per le seguenti cariche: Presidente della Repubblica, Presidente del Senato, Presidente della Camera dei deputati, Presidente del Consiglio dei ministri e Presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante il mandato in carica sia che avvenga successivamente. Sono previste anche per i ministri della Repubblica, ma solo se sono in carica. 

Inoltre, i funerali di Stato possono essere decisi per “cittadini italiani, stranieri o apolidi caduti nell’adempimento del dovere o comunque deceduti in conseguenza di azioni terroristiche o di criminalità organizzata”. È possibile organizzare esequie di Stato anche per “personalità che abbiano reso particolari servizi alla Patria, nonché per cittadini italiani, stranieri o apolidi che abbiano illustrato la Nazione italiana nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, del lavoro, dell’economia, dello sport e di attività sociali”.

Decisione

La decisione di organizzare esequie di Stato spetta alla Presidenza del Consiglio dei ministri, mentre l’aspetto organizzativo è gestito dal Dipartimento del Cerimoniale di Stato di Palazzo Chigi.

Scorta del feretro

Durante le esequie di Stato, il feretro è accompagnato da due carabinieri vestiti con uniformi di alto rango o da membri dello stesso corpo di appartenenza del defunto. Nel caso del Capo dello Stato o di un ex Capo dello Stato, il feretro è trasportato a spalla da ufficiali di grado inferiore provenienti dalle Forze armate e dalle forze dell’ordine. Esso è circondato da sei corazzieri ed è preceduto da un funzionario in uniforme dell’anticamera presidenziale. Questi regge un cuscino di velluto nero su cui è posizionato il Gran Cordone dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il feretro è preceduto dal proprio stendardo scuro, tenuto da un corazziere. Oppure, nel caso di un ex presidente, dalla rispettiva insegna distintiva anch’essa scura, sempre sorretta da un corazziere.

La camera ardente

Nel caso in cui il defunto fosse un funzionario pubblico, la camera ardente può essere allestita presso l’edificio dell’istituzione a cui apparteneva. Quando la camera è allestita presso gli edifici degli organi costituzionali, il servizio d’onore è compito dei commessi. In tutti gli altri casi, si segue la volontà della famiglia o le pratiche consuete dell’ente o le tradizioni locali.

I precedenti

Oltre ai militari che hanno perso la vita durante missioni internazionali, ci sono state diverse personalità del mondo della cultura a cui sono stati tributati funerali di Stato. Tra queste possiamo citare Federico Fellini ed Eugenio Montale, Mike Bongiorno, Alda Merini e Luciano Pavarotti. Nel caso di Alberto Sordi, a Roma nel 2003, il presidente Ciampi partecipò al funerale e tenne anche l’orazione funebre.

 

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